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mercoledì 26 agosto 2015

detrarre le spese mediche senza che il medico comunichi i dati all'agenzia delle entrate

Dal 2016 il modello 730 precompilato dall’Agenzia conterrà anche i dati relativi alle spese sanitarie.
Oggi il data base del fisco ha a disposizione le informazioni trasmesse da banche, enti previdenziali e datori di lavoro. Dal prossimo anno, invece, attraverso il “Sistema Tessera Sanitaria”, l’Agenzia delle Entrate riuscirà ad avere anche tutti i dati legati alle spese sanitarie sostenute per se stessi e per i famigliari a carico e li potrà quindi far confluire nel c.d. 730 precompilato (chiaramente se tutto funzionerà; ricordiamoci che quest’anno nel traghettare i dati dalla C.U. al modello 730 il programma spesso incorreva in errori che portavano a indicare nel modello 730 minori detrazioni rispetto a quelle corrette)
Se taluni non gradissero questo controllo costante da parte del fisco (perché, indirettamente, si tratta di questo), sarà possibile, in base al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 103408, «esercitare la propria opposizione a rendere disponibili all’agenzia delle Entrate, con relativa cancellazione, i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate».
Per evitare che le spese mediche proprie o dei famigliari a carico (tutte o alcune) finiscano automaticamente nel data base del fisco il contribuente può:
·         Per ora, non comunicare il proprio codice fiscale in farmacia; qui però si potrebbe, vedremo nei prossimi mesi, non poter detrarre le spese mediche
·         Dal prossimo anno, poi, potrà chiedere verbalmente al medico o alla struttura sanitaria di annotare l’opposizione sulla ricevuta rilasciata.
·         Dal 1° al 28 febbraio 2016 sarà possibile comunicare la propria volontà di non trasmettere i dati sanitari al fisco anche attraverso il sito internet dedicato al “Sistema Tessera Sanitaria”.
·         Per le spese sanitarie sostenute dal 1° ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 si potrà poi comunicare l’opposizione anche via mail (l’indirizzo non è ancora stato reso noto), via telefono (numero verde 848.800444 o 06.96668907); oppure presentandosi in uno degli uffici dell’Agenzia e consegnando il modello per l’opposizione all’utilizzo dei dati delle spese sanitarie.
Chi decide di opporsi alla comunicazione delle spese sanitarie potrà comunque detrarle in sede di dichiarazione dei redditi (se si segue, per opporsi, il primo punto – mancata comunicazione del codice fiscale – ad oggi si nutrono però diversi dubbi, potrei parlare di certezze, sulla possibilità di detrarre la spesa).